Descrivere i personaggi di un romanzo
Un bravo scrittore, che abbia in mente la lista dei personaggi del suo libro, dovrebbe non solo realizzare una scheda contenente una descrizione sommaria di ciascuno di loro, per evitare di incorrere in incresciose contraddizioni, ma anche compiere uno sforzo in più.
Mi spiegherò meglio. Nella maggior parte dei libri che mi è capitato di leggere, le descrizioni si assomigliano tutte.
Viene fornita l’altezza, il colore degli occhi e dei capelli, a volte, per le esponenti del gentil sesso, perfino la misura di reggiseno.
Se volete distinguervi dalla massa e, soprattutto, se volete che i vostri personaggi rimangano impressi nella memoria del lettore, dovete osare di più.
I personaggi sono importanti, per non dire fondamentali. Dovreste descriverli con lo stesso entusiasmo e la stessa attenzione che un rappresentante userebbe per vendervi un prodotto nel quale crede ciecamente.
Facciamo, un esempio: Anna avanzò sinuosa, fasciata da un abito color smeraldo, che ne sottolineava le forme generose lasciandole scoperte le spalle, lambite da capelli color ebano, della consistenza della seta. Le sopracciglia, disegnate ad arte, incastonavano i laghi alpini dei suoi occhi, di una profondità inaudita. Giovanni ne accarezzò con lo sguardo la pelle vellutata, spingendosi fino alla fossetta del mento, dopo averne esaminato, centimetro dopo centimetro, il volto dai lineamenti classici.
Oppure: Anna aveva forme generose. Era mora, occhi chiari, capelli neri e setosi, pelle vellutata, lineamenti classici.
Allora, quale delle due descrizioni vi è rimasta più impressa?