Edizione ampliata de "L'azzurro dell'amicizia" di Imma Pontecorvo
In questa nuova edizione ampliata de “L’azzurro dell’amicizia”, Imma Pontecorvo affronta accanto a quello tradizionale, il tema del cyberbullismo, inserendo il particolare di un video che viene girato ai danni di Shaila, ragazza indiana bullizzata da due viziatissime compagne di classe.
La condivisione in una chat privata del filmato relativo a un episodio di violenza su Shaila richiama alla mente del lettore episodi di cronaca analoghi per tipologia a quelli descritti dalla brava autrice campana, che con tratti forti e decisi dipinge le reazioni emotive di una bullizzata: dal senso di colpa per non essersi riuscita a difendere; alla vergogna; alla paura. Inevitabili le ricadute dei soprusi reiterati sulla vita quotidiana della ragazzina, che peggiora in tutti i suoi aspetti: voglia di divertirsi, sonno, alimentazione, salute, rapporti con gli altri. Una voragine nera che tutto inghiottirebbe, senza lasciare spazio alla speranza, se al proprio fianco non potesse contare sulla presenza di un’amica vera, sull’appoggio di una professoressa sensibile e attenta, sulle decisioni illuminate di una preside, sul supporto dei propri genitori.
Nel mirino dei bulli, nel caso specifico di Shaila, dettagli risibili quali il colore della pelle e il peso corporeo. L’autrice inserisce nella trama anche il tema dell’anoressia, perfettamente in linea con una società che si nutre di modelli di perfezione irrealistici, come se l’involucro fosse molto più importante del contenuto. Come se un essere umano lo si dovesse valutare dalla esteriorità e non dalla sostanza: sogni, valori, ideali, qualità, intelligenza, altruismo.
L’autrice, a un certo punto del racconto, spostando il focus della narrazione su Alessia, amica fraterna di Shaila, ci mostra come atti di bullismo subiti in un passato remoto possano continuare a condizionare anche a distanza di tantissimi anni la vita del bullizzato, spingendolo a nutrire una profonda disistima nei confronti di sé stesso.
L’antidoto alle conseguenze negative del bullismo, come già accennato, risiede nell’amicizia, nella solidarietà, nella mancanza di omertà, e, soprattutto, nel denunciare con forza i soprusi subiti o agiti ai danni di altri, perché di bullismo si può pure morire.
All'autrice Imma Pontecorvo va riconosciuto il grande merito di aver saputo trattare con semplicità, vigore e competenza un tema spinoso e attuale mostrando al contempo la strada da percorrere per arginare un fenomeno dalle dimensioni sempre più preoccupanti.