Il candore: questo è l’aspetto che mi ha più colpita della silloge di racconti “Cinque storie misteriose” di Silvana Sanna.
Così, incuriosita sono andata a cercare qualche informazione in più sull’autrice, che pensavo fosse molto giovane e, invece, ho scoperto che è "un'insegnante a riposo" - così si autodefinisce - con all'attivo una vasta produzione letteraria.
Ho apprezzato molto la sua capacità descrittiva, in merito all’ambientazione delle vicende narrate, che Silvana Sanna ha affrontato con una dovizia di particolari davvero ammirevole.
Le cinque storie, come recita il titolo della silloge, hanno come trait de union il mistero, ruotano intorno a episodi non spiegabili con la razionalità.
Va detto che non tutte mi sono piaciute allo stesso modo. La prima, ad esempio, basata su una leggenda popolare, l’ho trovata un po’ ingenua, esageratamente inverosimile in certi passi, ma comunque commovente, una specie di “Giulietta e Romeo” ambientata in tempi più recenti. Seguono poi, nell’ordine: un racconto basato sulle memorie di una presunta vita precedente; l’incidente in montagna di una coppia e l’intervento provvidenziale di un cane, che ha del sensazionale – leggetelo e capirete perché –; il racconto della vita di Severina, un essere davvero speciale, capace di dialogare con animali e piante e dotata di poteri taumaturgici; e, per finire, una storia di streghe e lo strano episodio legato a un gatto nero.
In ognuna di loro Silvana Sanna ha messo molto impegno e molto amore.
Se proprio volessimo “fare le pulci” al suo testo, qualche svista la troveremmo, ma si tratta davvero di poca cosa.
Le vicende sono narrate in prima persona e questo espediente sortisce l’effetto sperato: avvicinare il lettore ai protagonisti delle cinque storie stabilendo con loro un legame quasi empatico.
Silvana sa parlare molto bene di sentimenti, radici familiari, amore, stupore dinnanzi alla bellezza del Creato, e lo fa con assoluta naturalezza incantando il lettore, che si sente così trasportato in una dimensione straordinariamente autentica, nella quale si parla il linguaggio del cuore.
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