"Memoriale di un anomalo omicida seriale" di Davide Buzzi
Questo originale romanzo autobiografico è basato sulla confessione rilasciata dall’omicida seriale Antonio Scalonesi, personaggio di pura fantasia, al procuratore pubblico Giuseppe Cortesi, fra l’altro realmente esistente e supervisore della storia.
Ciò che colpisce in maniera particolare, in questa narrazione, a parte la crescente efferatezza dei delitti descritti, è l’assoluta mancanza di motivazione alla base degli stessi. Antonio Scalonesi, la maggior parte delle volte, uccide per capriccio, senza alcuna ragione. Lo spunto può fornirglielo un articolo di giornale o la spiccata antipatia per un individuo.
Nel suo carnet, non mancano le vittime accidentali: sventurati che si ritrovano a essere casualmente presenti sul luogo del crimine pagando con la vita questa sfortunata coincidenza.
Uccidere regala al serial killer una scarica di adrenalina, una goduria indescrivibile, seguita a breve distanza da una profonda depressione.
Per lui, questa macabra pratica si converte presto in una sorta di dipendenza; i tempi fra un delitto e l’altro si accorciano pericolosamente.
Il protagonista viene descritto come un uomo dall’intelligenza superiore, un bugiardo patologico, egocentrico, narcisista, spietato e
calcolatore, convinto di essere “l’essenza pura della grandezza”.
Si autodefinisce “un animale che segue il flusso della giungla, uno che colpisce la sua preda solo per il gusto di sentire la sua paura e le pulsazioni del proprio cuore”.
Quando poi nella sua dimora fanno irruzione due misteriosi tipi dell’Est minacciandolo di morte, la sua vita si fa ancora più complicata, ma Scalonesi è pronto perfino a morire pur di fare qualcosa che gli dà piacere come, appunto, uccidere. Ogni delitto è per lui come un figlio. Una sua creatura, concepita con una cura maniacale.
La confessione che rilascia a Cortesi, favorita da un evento estremo che deciderà a sorpresa la sua sorte, non è frutto di un tardivo e sorprendente pentimento bensì del megalomane, delirante desiderio di passare alla storia.
Altro non voglio aggiungere per non togliervi il gusto della lettura.
In appendice al romanzo troverete degli allegati che contribuiscono a rendere questa opera davvero ben costruita, dettagliatissima, ultra credibile e originale: ritagli di giornale, rapporti della polizia scientifica, accertamenti medico-legali e altro ancora.
Non vi resta che leggerlo lasciandovi piacevolmente coinvolgere dall’eccellente ritmo narrativo, dallo stile incisivo e dalla trama avvincente.
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