"Misfatto indigesto al Bulldog" di Roberto Roganti: un cosy crime tutto da scoprire

Se vuoi trascorrere un po' del tuo tempo in compagnia di una lettura gradevole e di un personaggio acchiappa simpatie, non perderti questa prima indagine di Grogghino. Che poi il protagonista sia l'alter ego dell'autore di questa piacevole storia non fa che aggiungere una nota di colore in più.
C'è da dire che, nonostante le vicende narrate si tingano di sangue, il tono emotivo non è mai cupo.
Siamo di fronte a un cosy crime, in cui le indagini vengono condotte non solo dalle forze dell'ordine, ma in maniera acuta e risolutiva da Grogghino, tanatoesteta di talento, e soprattutto emiliano affabile e amante della buona tavola, amico di tutti che, grazie al suo spirito d'osservazione e alla determinazione, saprà risolvere brillantemente il caso.
Ci pare di vederlo muoversi fra le strade di città diverse, comunicare con una grande quantità di gente, raccogliere indizi. Il personaggio si fa reale fin dalle prime righe, ti prende per mano e ti conduce nel suo mondo... e tu ti ritrovi completamente immerso nella storia, fino a confonderla con la realtà. Il tutto con naturalezza estrema.
Dopo tanti gialli scarni, schematici e ripetitivi, finalmente una lettura fantasiosa, originale, tutt'altro che arida, dove il fattore umano la fa da padrone. Una vera ventata d'aria fresca.
Insomma, che dire di più? Mi è proprio piaciuto.
Vi invito, quindi, a fare la conoscenza di Grogghino e del suo creatore, Roberto Roganti, e a seguirli indagine dopo indagine, come si farebbe con due buoni amici.
LA TRAMA DI "MISFATTO INDIGESTO AL BULLDOG"
L'auto scorre a velocità moderata sul nastro d'asfalto ancora fresco per la notte appena trascorsa.
Il ristorante oggi è chiuso, ieri c'è stata una serata piuttosto impegnativa... C'è un gran via vai, ora. Ma tutta questa gente non è qui per mangiare. C'è un grave problema al piano di sotto, nei bagni. Un omicidio efferato. Un morto...
Vieni a risolvere il primo caso di Grogghino.
L' AUTORE SI PRESENTA
Sono Roberto Roganti, classe 1957, modenese, medico mancato, ex massaggiatore-massofisioterapista.
Ho cominciato scrivendo recensioni di ristoranti nel 2007, per caso, ma sicuramente ce l'avevo nel sangue, la mia media dislessia mi aveva impedito per almeno 50 anni di esprimermi a dovere; in corso d’opera ho abbracciato la poesia, prima in lingua e poi in vernacolo; infine sono passato al giallo.
Nel 2010 ho partecipato alla II° edizione del Premio Provinciale di Poesia Dialettale “La Gratusa d’Or”, con un buon piazzamento. Nel 2011 ho partecipato alla XVII° Edizione del Concorso “Tra Secchia e Panaro” e nella sezione Poesia dialettale ho ricevuto il Premio Speciale della Giuria piazzandomi al settimo posto.
Nel 2016 ho partecipato alla VIII° ed. del Concorso "Parole e Poesie", piazzando ben due liriche in dialetto al 4° posto.
Ho fatto parte di giurie in vari concorsi nazionali, sia di narrativa sia di poesia. Sono il fondatore de "I Poetineranti", gruppo che si dedicava alla lettura dei propri testi in pubblico, in lingua e in vernacolo.
Ho curato la rivista storico-culturale "Modena e dintorni Cultura", per tre anni.
Ho occupato il posto di direttore artistico per la poesia nelle ultime due edizioni del "Festival della Canzone Dialettale Modenese".
Non mi resta che ringraziarti Daisy, felice che ti sia piaciuto. Ti confesso una chicca, questo gialletto l'ho scritto in tre settimane. L'avevo in testa ed è uscito così, di botto, tutto d'un fiato. Grazie ancora cara, mi hai dato una immensa gioia con le tue parole. Roberto Roganti