“QUANDO TUTTO CAMBIA” di Jessica Lazzarano
Un libro dal target giovanile: la trama ruota intorno alle vicende di una ventiquattrenne che, a livello emotivo, è molto più simile a un’adolescente che a una ragazza della sua età.
Il perché è presto detto: alcuni eventi molto dolorosi e traumatici ne hanno in qualche modo bloccato la crescita. Dentro di sé, Laura è una ragazzina spaventata che ha il terrore di ogni cambiamento, si aggrappa al passato, è molto insicura, nonostante all’esterno cerchi di rimandare un’immagine di forza.
Il cattivo rapporto con sé stessa è testimoniato anche dalla sua ostinazione nel voler portare avanti un rapporto affettivo che, è evidente, non ha alcun futuro. La ragazza è figlia di genitori divorziati.
L’autrice è molto abile nel sottolineare come le famiglie allargate, al pari di quella di Laura, possano essere difficili da vivere e da gestire: gelosie fra fratellastri, difficoltà a stabilire un rapporto con i nuovi compagni dei genitori, anche se, in questo caso, Laura dichiara che, nello specifico, queste siano da ascriversi soprattutto alle differenze caratteriali fra lei e la matrigna.
Quando tutto cambia è l’ennesimo romanzo di formazione che ho avuto il piacere di leggere, nel quale la protagonista compie il suo percorso di maturazione trasformandosi da ragazzina in donna, in una persona capace di affrontare la vita senza più subirla ma agendola: “Solo quando sarai tu a cambiare la tua vita e non la tua vita a cambiare te diventerai una persona davvero forte”.
Lo stile è fluido, scorrevole, brioso. Le vicende si susseguono a ritmo serrato. Si ha come l’impressione di vederle scorrere su uno schermo. Le emozioni dei personaggi bucano il foglio arrivando con forza al lettore.
In questa storia, che ruota intorno ai temi della crescita e delle dinamiche familiari e affettive, non manca l’elemento paranormale. Dal mondo onirico la ragazza riceve messaggi e ammonimenti dal suo amico Thomas, scomparso in seguito a un incidente stradale, del quale Laura si sente in qualche modo responsabile. Ho apprezzato in maniera particolare questo aspetto, proprio perché la dimensione onirica ha sempre esercitato su di me un fascino notevole, ho un rapporto privilegiato con i sogni.
Se volete saperne di più, a questo punto non vi resta che leggerlo.
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