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"Riscatto" di Federico Bianca


È un’umanità eterogenea a popolare le pagine di questa variopinta silloge di racconti. Malavitosi, scagnozzi, preti, nobili decaduti, donne fatali e comuni impiegate, accademici, avvocati, ex combattenti, medici, sedicenti registi, ex galeotti, contabili, amministrativi, ognuno con le sue inclinazioni, spesso torbide, ognuno alle prese con demoni, conflitti irrisolti, scelte di vita discutibili. Tutti prigionieri di qualcosa: di un evento traumatico, di una sofferenza indicibile, di un rimorso che avvelena, dei loro stessi vizi e difetti, della sete di denaro, di raptus raccapriccianti, di deliri e visioni, di imprevedibile follia. Esseri (quanto umani?) posti dinanzi a decisioni cruciali, o spinti come zattere alla deriva dai marosi dell’esistenza. Che perlopiù non agiscono ma si lasciano agire dalle circostanze. Dilaniati nel corpo e nell’anima da una vita che hanno scelto, a volte consapevolmente, a volte meno.

Come se imbracciasse una telecamera, l’autore ci fa entrare, forse sarebbe meglio dire “irrompere”, nelle loro esistenze sgangherate, nella maggior parte dei casi, prive del minimo barlume riscatto. Lo fa con innegabile abilità; lo fa scuotendo il lettore fin dalle fondamenta: lo trascina insieme ai protagonisti delle sue storie, consenzienti e perversamente compiaciuti, in una voragine di perdizione, facendo però in modo che questi si interroghi su sé stesso, su come avrebbe agito nei loro spesso scomodi panni.

Va aggiunto che Federico Bianca è abile nell’imbastire trame che catturano fino in fondo rimanendo super partes: non condanna, non prende posizione, lascia che a parlare siano le azioni dei suoi personaggi. E queste non solo parlano, ma urlano a pieni polmoni, sino a bucare il foglio, afferrano il lettore e lo spingono a viva forza a guardare fino a che punto di bassezza o di ignavia possa spingersi la natura umana.

La prosa di Bianca, incisiva, caratterizzata da un buon ritmo narrativo, serrato e vivace, fatta di frasi brevi e sciabolate sul foglio, è caratterizzata da una notevole proprietà di linguaggio e tesse trame ben orchestrate, che si leggono con estremo piacere.

Il contenuto emotivo ad alto voltaggio può richiedere agli animi più sensibili qualche sosta nella lettura, per prendere le distanze dalle innumerevoli scorie dei molteplici vissuti umani che affiorano da queste pagine reclamando e assorbendo in toto l’attenzione di chi legge.


L’ AUTORE


Nato a Catania nel 1982, Federico Bianca si è laureato in Filologia Moderna, ricoprendo oggi il ruolo di Dottore di ricerca in Italianistica. Si è, inoltre, specializzato nell’insegnamento dell’italiano a stranieri e ha svolto la funzione di tutor esterno presso l’Università degli Studi di Catania. È Docente di sostegno e di materie letterarie negli istituti secondari e nei corsi professionali regionali. Da sempre appassionato di letteratura, cinema, fumetti e sport, dal 2007 al 2011 ha collaborato a Stilos – La Rivista dei Libri, con numerose recensioni e, sempre nel 2011, è stato Assistant to the President Emanuele Viscuso alla sesta edizione del Sicilian Film Festival di Miami.

Ha, al suo attivo, tre monografie: President Emanuele Viscuso; Carlo Alianello nella cultura italiana ed europea; Giovanni Papini: le opere, i temi, la poetica, tutte pubblicate per Accademia Il Convivio.

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