Di libri sul lockdown ne sono stati scritti tanti, ma “Si può?” di C. L. Lelli si distingue per lo stile brillante, brioso e spumeggiante supportato dall’innegabile senso dell’umorismo della sua autrice. Nessun tono cupo, ma solo amore per la vita, gioiosità e simpatia, anche se il tema farebbe presagire tutt’altro. Contiene due racconti: “Virus a due” e “Tanto siamo in casa”. Il primo narra la storia di due perfetti estranei conosciutisi in chat, Giulia e Luca, in un’epoca, quella attuale, nella quale la tecnologia imperversa condizionando anche i rapporti uomo/donna. Appartengono a due regioni diverse. A spostarsi è lei per un fine settimana che si rivelerà all’insegna dell’imprevisto. Il lockdown infatti la sorprende a casa del "bello sconosciuto", ricercatore in biologia e skipper per hobby, impedendole di fare ritorno nella sua città. La vicenda viene narrata da due punti di vista distinti, quelli dei due personaggi e l’autrice dimostra di sapersi calare perfettamente sia nella psicologia maschile che in quella femminile. Non manca il malinteso che rovescerà le sorti dell’incontro rimescolando le carte in tavola e preparando un finale a sorpresa. Va riconosciuta a C. L. Lelli la capacità di creare personaggi credibili, ricchi di umanità, con le loro fragilità, il loro bagaglio di esperienze, il bisogno inconfessato d’amore. Entrano nel cuore del lettore suscitando simpatia in maniera del tutto naturale e lì rimangono. “Tanto siamo in casa”, il secondo racconto contenuto in “Si può?”, invece, parla di una giovane donna alla ricerca di una collocazione lavorativa stabile che, pur di lavorare, accetta di fare la stagione come animatrice presso una struttura ricettiva di una regione diversa dalla propria. Come avrete già intuito, anche in questo caso verrà bloccata dal lockdown. In questa storia, a differenza di quella precedente, il tema dominante non è l’amore, ma la ricerca del proprio posto del mondo, in una società che offre ben poco. Anche in questa vicenda il lockdown gioca un ruolo di tutto rispetto. Grazie ad esso, Meri, la protagonista, si ritroverà a passare tanto tempo libero con i suoi colleghi, Lorenzo e Tiziana, bloccati come lei dal decreto in una regione diversa dalla propria, scoprendone sogni, talenti, aspirazioni e difficoltà. Un’occasione preziosa dal punto di vista umano che aiuterà la protagonista a rispolverare i suoi sogni donando nuovi stimoli al suo incerto futuro. L’autrice, in questo racconto, dà un certo peso alle dinamiche familiari. Nel caso di Meri ad esempio dà risalto al rapporto intenso ma conflittuale con il padre, fonte di incomprensioni e insicurezze, ma anche al patrimonio di valori che una "famiglia vecchio stampo" può regalare: l’onestà, la lealtà, il senso del dovere. C. L. Lelli sfiora questi temi di spessore con un’efficacia e una levità sorprendenti, senza mai calcare la mano, in punta di piedi, sorprendendo il lettore e congedandosi da lui con un messaggio di speranza nei rapporti umani e nella vita. Leggendo “Si può?” vi farete strappare più di un sorriso e, aspetto non scontato, vi scoprirete a riflettere su temi quali la condivisione, i rapporti familiari, la situazione giovanile, il ruolo della tecnologia nella società odierna, l'amore e tanto altro ancora.
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